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Il Garante privacy boccia la fattura elettronica

Con il Provvedimento n. 481 del 15 novembre 2018 , indirizzato all'Agenzia delle Entrate, il Garante della privacy ha espresso parere negativo in merito alla fattura elettronica, obbligatoria dal 1° gennaio 2019, nella formulazione attualmente prevista, sottolineando criticità relative al trattamento dei dati personali. “Un trattamento sistematico, generalizzato e di dettaglio di dati personali su larga scala”- si è espresso il Garante - il quale risulta essere “sproporzionato rispetto all’obiettivo di interesse pubblico, pur legittimo”.

Le principali criticità evidenziate dal Garante riguardano:

  • la fase di archiviazione dei dati, che interesserà non solo i dati obbligatori a fini fiscali ma anche informazioni di dettaglio sui beni e servizi acquistati, relative quindi alle abitudini ed alle tipologie di consumo, fino ad arrivare a descrizioni di prestazioni sanitarie o legali;
  • l'incarico agli intermediari, delegabili dal contribuente per la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture elettroniche. In alcuni casi, infatti, l’operatore si troverà a gestire una moltitudine di dati personali, con relativo aumento del rischio durante la gestione delle fatture;
  • la sicurezza circa la fase di trasmissione attraverso il SDI e gli ulteriori servizi offerti dall’Agenzia vista la mancanza di una cifratura per la fattura elettronica.
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