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Domestici over 50 obbligo di Green Pass Rafforzato

Il D.L. n. 1/2022 ha esteso l’obbligo vaccinale agli over 50, prevedendo che tali soggetti possano accedere nei luoghi di lavoro solo grazie al cd. green pass rafforzato. Assindatcolf ha comunicato che a partire dal 15 febbraio 2022 e fino al 15 giugno 2022 per i cittadini - italiani, comunitari residenti in Italia e stranieri - che hanno compiuto 50 anni sarà necessario il Green Pass rinforzato (a seguito di vaccinazione o di guarigione) per poter effettuare l'attività lavorativa, anche domestica. 

Che cosa fare se il domestico non ha il Green Pass?

Se il domestico non possiede o non esibisce una versione valida del Green Pass dovrà essere considerato assente ingiustificato. Questa condizione comporta fin dal primo giorno la sospensione della retribuzione e di tutti gli emolumenti (compreso il vitto e l’alloggio in caso di convivenza) e lo stop al pagamento dei contributi Inps e Cassacolf.

Il domestico convivente senza Green Pass deve lasciare l’abitazione del datore?

Si, il domestico che lavori in regime di convivenza privo di Green Pass non può continuare a vivere presso l’abitazione del datore. 

Dove deve trascorrere la quarantena il domestico convivente risultato positivo al Covid seppur in possesso di Green Pass?

Se il lavoratore domestico è convivente non potrà allontanarsi dalla casa nella quale vive. Lo ha recentemente chiarito il Governo sulle ultime Faq disponibili.

Si può licenziare il domestico che non possiede il Green pass?

No, la legge prevede che il dipendente non possa essere licenziato per il mancato possesso del Green Pass. Il lavoratore, seppur assente ingiustificato, ha infatti diritto alla conservazione del posto di lavoro. Si ricorda però che il venire meno del rapporto di fiducia tra le parti può sempre dare luogo al licenziamento, che nel settore domestico è libero nel rispetto dei termini di preavviso.

Quali sanzioni rischiano lavoratore e datore?

Per il lavoratore che entra nel luogo di lavoro senza Green Pass la sanzione amministrativa va da 600 a 1500 euro. Per il datore che non controlla la sanzione va da 400 a 1000 euro.

La famiglia può assumere un altro domestico quando il lavoratore è assente?

Nel periodo di stop la famiglia potrà assumere un altro lavoratore: consigliamo di farlo sottoscrivendo un contratto a tempo indeterminato, una forma che consente il libero recesso dal rapporto in qualsiasi momento, ma sempre nel rispetto dei termini di preavviso.

La famiglia deve pagare entrambi i domestici?

No, la famiglia che assume un eventuale secondo lavoratore non sostiene alcun costo aggiuntivo poiché al domestico assente non deve essere corrisposta la retribuzione fin dal primo giorno e non devono neanche essere versati i contributi Inps e Cassacolf per tutta la durata del periodo di stop.

Se durante l’assenza ingiustificata il lavoratore si ammala, cosa succede?

In tale periodo il lavoratore è assente ingiustificato, pertanto l’eventuale invio del certificato di malattia non ha alcun effetto sulla gestione dell’assenza.

Il lavoratore senza Certificato Verde può dimettersi?

Si sempre, poiché è libero di recedere in qualsiasi momento ma nel rispetto dei termini di preavviso. Non potendolo in questo caso lavorare, perché non può accedere sul luogo di lavoro, il relativo valore economico verrà trattenuto sulle competenze di fine rapporto.

Chi paga il tampone se il lavoratore non è vaccinato?

L’eventuale tampone a cui dovesse sottoporsi il domestico per l’ottenimento del Green Pass non è a carico delle famiglie ma del lavoratore stesso.

Il Green Pass rilasciato in seguito all’effettuazione di un tampone deve essere valido per tutta la durata dell’orario lavorativo?

No. Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore.

Quanto dura il tampone?

Il tampone molecolare ha una validità di 72 ore mentre quello antigenico rapido di 48 ore.

Anche il domestico gestito con Libretto Famiglia deve possedere il Green Pass?

Il Decreto Legge prevede che tutti i lavoratori, del pubblico e del privato, anche quando non in presenza di un rapporto di lavoro dipendente abbiano l’obbligo di possedere una certificazione valida per svolgere l’attività, quindi anche la baby sitter o la colf che siano chiamate a svolgere attività lavorativa una tantum attraverso il Libretto Famiglia

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