La Cassazione - con sentenza del 22 agosto 2019, n. 21616 - ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al dipendente ingiustificatamente assente, anche qualora il contratto collettivo preveda una mera sanzione conservativa.
Nello specifico, la Suprema Corte ha precisato che le previsioni contrattuali non vincolano il giudice e che, nel caso in commento, sia integrata una condotta fraudolenta di simulazione dello stato di malattia, lesiva del rapporto fiduciario con il datore di lavoro.