Oltre ad importati nuove misure in materia di lavoro, sembrano previste ulteriori sospensioni delle attività di riscossione fino a novembre ed una riscrittura delle scadenze del calendario fiscale per i versamenti delle partite Iva sospesi tra marzo e maggio.
Sembrano previsti:
- un nuovo blocco, con ripresa a partire dal mese di novembre, della riscossione delle cartelle fiscali, solleciti, pignoramenti e ipoteche, che diversamente ripartirebbe dal 1° settembre;
- un taglio pari al 50 per cento dei pagamenti dovuti quest’anno dalle partite Iva, da versare a partire da settembre, che erano stati sospesi tra marzo e maggio dai decreti emanati a causa della crisi (D.L. n. 18/2020 , D.L. n. 23/2020 e D.L. n. 34/2020 ). Il rimanente 50 per cento verrà suddiviso tra il 2021 e il 2022.
- un’ulteriore proroga della moratoria sui mutui.
E, in ambito "lavoro":
- 6 mesi di sgravio al 100% dei contributi per i neoassunti;
- 3-4 mesi di decontribuzione piena per i dipendenti fatti rientrare dalla cassa integrazione.