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Lunedì 16 settembre 2019 scade il primo termine semestrale entro il quale le società sono tenute ad effettuare una valutazione circa l’adeguatezza dei propri assetti organizzativi. È inoltre opportuno che tale attività di verifica venga evidenziata in un apposito verbale, predisposto dal consiglio di amministrazione. È quanto previsto dalle nuove disposizioni contenute nel Codice della crisi d'impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), entrate in vigore il 16 marzo 2019.

Si ricorda che l'istituzione e il mantenimento operativo degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili di un'impresa - adeguati alla natura e alle dimensioni della stessa - rientrano tra i compiti che il Codice pone a capo dell'amministratore in

Secondo alcune indiscrezioni sembra che il Consiglio Nazionale dei Commercialisti abbia approntato la bozza di parametri che indicano il possibile stato di crisi dell’impresa, attivando le nuove procedure di allerta previste dal D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 al fine di evitarne l’insolvenza ed accrescere le possibilità di risanamento.

Ecco i sette indici indicati nella bozza, di cui i primi due sono validi per tutte le attività economiche e gli altri cinque applicabili ai diversi settori produttivi:

  • patrimonio netto negativo o diminuito sotto i valori di legge per effetto di perdite di esercizio;
  • in caso di patrimonio positivo, deve essere considerato il rapporto tra i flussi di cassa previsti nei sei mesi successivi disponibili per

L’art. 375 del Codice della crisi e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ha modificato l’art. 2086 c.c. ponendo a carico dell’imprenditore che operi in forma societaria o collettiva:

  • il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi;
  • il dovere di attivarsi per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale;
  • l’obbligo di mantenere adeguati assetti organizzativi, valutandone l’adeguatezza almeno ogni sei mesi.

Queste nuove disposizioni sono entrate in vigore il 16 marzo 2019, è quindi

La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge C. 1898, di conversione del D.L. 18 aprile 2019, n. 32 (decreto “sblocca cantieri”), che si avvia ora verso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tra le principali novità introdotte nel corso dei lavori parlamentari, si ricorda la modifica dei parametri previsti attualmente dal Codice della crisi d’impresa e dell'insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ai fini dell'obbligo di nomina dell'organo di controllo nelle società a

In merito agli obblighi di adeguamento dei propri statuti al Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117), il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha precisato quanto segue circ. 31 maggio 2019 n. 13):

  1. è previsto un meccanismo di “trasmigrazione”, cioè di comunicazione al Runts (secondo modalità che saranno disciplinate in seguito) dei dati relativi agli enti iscritti nei predetti registri;
  2. successivamente a tale invio dei dati, l'ufficio del Runts territorialmente

Scade lunedì prossimo, 3 giugno, il termine di presentazione dell'istanza di disapplicazione per le società non operative; sono interessate all’adempimento le società che non superano il test di operatività oppure che risultano in perdita sistematica e che intendono presentare istanza di disapplicazione. L'istanza di interpello, redatta in forma libera ed esente da bollo, dev’essere sottoscritta e presentata dal contribuente agli uffici competenti.

  • ai sensi dell'art. 30 della legge 23

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Sono state pubblicate dal Ministero per lo sviluppo economico, con Circolare n. 3718/C del 10 aprile 2019 , le linee guida sulla semplificazione degli adempimenti anagrafici delle startup e Pmi innovative.

Secondo quanto disposto dal D.L. 14 dicembre 2018 n. 135 (decreto Semplicazioni), convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, a partire dal 2019 alle startup innovative è richiesto di aggiornare o confermare almeno una volta all’anno (e non più ogni 6 mesi, come previsto dall’art. 25

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Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri un decreto legislativo che – in attuazione della Direttiva 16 dicembre 2015, n. 2015/2436 – introduce modifiche alla disciplina relativa ai marchi di impresa.

Tra le principali novità si segnalano le seguenti:

  • il divieto di procedere alla registrazione dei marchi in caso di conflitto con le denominazioni di origine ed indicazioni geografiche (DOP/IGP), indipendentemente dal settore di appartenenza (vini, bevande spiritose, prodotti

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