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Tasse scolastiche e concessioni governative nel modello F24

Dal prossimo anno, sarà possibile versare le tasse scolastiche e le tasse sulle concessioni governative tramite modello F24, oltre che per il tramite della classica modalità di pagamento in essere fino ad oggi, ossia il bollettino di c/c postale (bisognerà capire se e quando tale modalità andrà o meno in pensione). Si tratta dell’importante novità contenuta nel comma 1 dell’art. 4-quater del decreto “Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34, come convertito dalla legge 28 giugno 2019, n. 58). Si estende, inoltre, il modello F24 anche al versamento dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’IRPEF per le Amministrazioni dello Stato ed enti pubblici.

si estende pertanto l’utilizzo del modello F24 anche per il versamento di:

  • delle tasse scolastiche;
  • delle tasse sulle concessioni governative;
  • dell’IRAP e delle addizionali regionali per le Amministrazioni dello Stato ed enti pubblici.

La novità diventa applicabile a decorrere dall’anno 2020. Si dovrà, certamente attendere, la consueta risoluzione dell’Agenzia delle entrate, con cui dovranno essere definiti i codici tributo da utilizzare e le istruzioni per la compilazione del modello di pagamento.

Cosa

Modalità pagamento fino al 2019

Modalità pagamento dal 2020

Tasse scolastiche

Bollettino c/c

  • Bollettino c/c;
  • modello F24

Tasse sulle concessioni governative

Bollettino c/c

  • Bollettino c/c;
  • modello F24

IRAP e addizionale regionale IRPEF di Amministrazioni ed enti pubblici

  • Bollettino c/c;
  • versamenti diretti;
  • modello F24 Enti pubblici
  • Bollettino c/c;
  • versamenti diretti;
  • modello F24 Enti pubblici;
  • modello F24

 Ricorda
L’utilizzo del modello F24 consente di effettuare i pagamenti con modalità telematiche (con obbligo in alcuni casi). L’estensione del suo utilizzo alle tasse scolastiche consentirà, ad esempio, di introdurre i dati relativi al pagamento per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Inoltre, nel modello F24 sarà possibile compensare eventuali crediti d’imposta. Al riguardo, quindi, bisognerà chiarire in seguito se, ad esempio, un contribuente potrà utilizzare in compensazione il saldo IRPEF a credito che scaturisce dal suo modello Redditi con il pagamento della tassa di iscrizione alla scuola del figlio.

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