Il computer questo sconosciuto ...

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Oggi parlaimo di Computer... sembra sciocco e banale, quasi tutti ne abbiamo uno o comunque lo utilizziamo, ed i nostri figli pure. Ciò che però sento dire tutti i giorni dagli utenti è: "il mio computer è lentissimo, devo cambiarlo!" E’ doveroso in questo momento fare chiarezza sui concetti basici dell’informatica, perchè quantomeno sapere com’è fatto e cosa esegue il proprio computer (personal PC, notebook o server, ma vale anche per smartphone, tablet o altri dispositivi) è fondamentale per non incorrerre in equivoci.
E’ fondamentale non solo per fare le scelte più corrette al momento dell’acquisto, ma anche per non farsi “fregare” dal primo venditore del grande magazzino.

Il primo errore che viene commesso è quello di utilizzare la parola computer per identificare “tutto” ciò che è racchiuso nel case (la torre, come viene solitamente chiamata) o nel portatile.. insomma, nello scatolotto! Confondere cioè l’hardware dal software. Pertanto la prima distinzione da fare è:

Nell’ Hardware rientra tutta la parte fisica di un computer, e per semplicità qui distinguiamo tra:

Perl software andiamo a fare la distinzione tra:

Ed è qui che si compie il primo macro errore che ci portiamo dietro con il tempo: L’hardware ed il software sono cose bene separate! Il Sistema Operativo (Windows/Mac/Linux, Android/iOS) ha il solo compito di far funzionare i componenti hardware e far si che i vari software possano eseguire le operazioni più comuni (esegui/apri/salva/stampa) interagendo con l’hardware. Se qualcuno è esperto spero mi passi i termini e le semlificazioni che cerco di fare per rendere il tutto comprensibile a chiunque anche se non è "esperto" di informatica.

I software applicativi sono invece i software dedicati alle comuni operazioni giornaliere e necessitano di essere compatibili con la piattaforma Sistema Operativo per potervi essere installati. Traduco: se ho windows dovrò installare un software “per windows”, se ho Linux dovrò utilizzare la versione (anche dello stesso programma) per Linux. Vi sono anche software multipiataforma (scritti in Java) che usano uno strato “cuscinetto” tra lui ed il sistema.

Altro macro errore è quello di confondere i file, con i software o con il sistema operativo. I file sono identificati da un “formato”, che è il modo logico con cui sono organizzate le informazioni che lo compongono; il file non è “letto” da sistema operativo, ma dal software applicativo; pertanto la classica affermazione: “me lo rimandi non lo leggo, forse perchè te l’hai fatto con Mac ed io ho windows”.... è una frase totalmente prima di significato!
Non leggo un file per due motivi:

Il tipico esempio chiarificatore è: se scatto una foto e te la mando via whatsapp, tu dall’altra parte al 99,99% la vedi, perchè in tutti i sistemi (pc, smartphone..etc) esiste già, preinstallato, un software applicativo idoneo a leggere i vari formati standard di immagine (jpg, gif, png...etc); se invio un file “nativo” e proprietario, esempio di photoshop o gimp, devo avere un software specifico che li possa leggere. Se mando un .doc (file di word) fatto con un software Mac ad un utente Windows, il file sarà regolarmente letto da un software in grado di comprendere tale formato (proprietario). Su Mac ad esempio posso creare il testo con LibreOffice, e da Windows il destinatario leggerlo con Microsoft Word o via Web con Google Documenti.

Leggo il vostro pensiero: “Ma se me lo mandi con OpenOffice lo vedo diverso?”

E’ normale che possa essere visualizzato in maniera diversa tra computer diversi perchè i tipi di caratteri utilizzati fanno parte del sistema operativo e non sono parte dell'aplplicativo software che lo crea il quael ha il solo scopo di  “a scrivere e formattarlo". 
Quindi se scrivo con il font proprietario di Apple, e lo invio ad un utente Windows quest’ultimo lo visualizzerà un un suo carattere disponibile, e non è detto che sia lo stesso del mittente.
Spesso gli utenti Mac hanno installato fonts di caratteri molto particolari che utilizzano per l’editor di foto e quindi ne hanno di più.
Per ovviare a questa problematica sono stati creati appositi formati di interscambio, quali ad esempio il .pdf che, sfatiamo un mito, non è stato inventato perchè “immodificabile” ma semplicemente perchè “portabile” cioè visualizzabile senza nessuna differenza visiva su piattaforme diverse.

Dopo queste doverose premesse, veniamo al nocciolo dell’articolo… che succede quanto il PC, dopo 2 anni (ma talvolta anche dopo 2 mesi) inizia a peggiorare le proprie prestazioni rallentando tantissimo? E’ il momento di sostituirlo?

No! E’ il momento di capirne i motivi! e magari intervenire in maniera corretta... e non casuale secondo "quanto sentito dire" o immaginato...

L’obsolescenza informatica, lasciando da parte le dietrologie di cui parleremo a parte, è spesso non causata dall’hardware bensì da due fattori concomitanti:

Questi comportamenti sono tipici di Microsoft Windows e molto meno dei Sistemi Operativi derivati da Unix cioè Linux e MacOSX.
Il famoso detto: "ho il disco pieno, mi va più piano il PC” è una mezza verità; si, è vero che va più piano perchè probabilmente le informazioni salvate sul disco sono maggiormente frammentate ed il sistema ha bisogno di maggiori millisecondi per reperirle (anche questo è un problema solamente di Windows) ma non è di per se motivo reale per rallentare, almeno fino a quando non sia veramente “terminato lo spazio”.

Le premesse di cui sopra portano subito ad una considerazione ovvia: “ecco perchè un Pc Windows mi dura 2 anni e poi devo cambiarlo ed un Mac posso usarlo anche 6/7 anni”.. l’obsolescenza non è dell’hardware che probabilmente durerebbe lo stesso tempo a parità di componenti interni e tempo di utilizzo, ma del Sistema Operativo che nel caso di Windows ha il brutto vizio di peggiorare di giorno in giorno.

Perchè?
Un risposta secca ci sarebbe anche, e si dice che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca: Microsoft Windows è un sistema operativo che trovate pre-installato praticamente su tutti i PC detti “consumer”, cioè quelli che da scaffale che acquistate nel grande magazzino (dove non trovate quelli “business”). Siete abituati a considerarlo tutt’uno! comprate il PC dentro c’è windows altrimenti non potreste usarlo!

No! lo trovate lì perchè Microsoft ha fatto un accordo di distribuzione di licenza d’uso con il Produttore dell’hardware (HP, Acer, Asus..etc) e ad ogni PC venduto Microsoft guadagna circa 80€. Quindi se il produttore vende a voi un pc ogni 2 anni, anzichè ogni 6 guadagna 3 volte di più!  All'utente sembra bello perchè lo trovate preinstallato pronto all’uso. ma non è cosa buona!
Ecco perchè vi costringe a pensare che il vostro computer è lento, vecchio, da buttare!
Pensate che trovando Windows pre-installato Bill-Gates sia un filantropo benefattore e portatore dell’informatica nelle case.. ma così proprio non è!
Lui ha fatto il suo "sporco" lavoro di imprenditore e nessuno si è posto fino in fondo il problema, in realtà ha fatto un favore a se stesso distribuendo il proprio software assieme al pc e rendendolo il più utilizzato: chapeau!
Ed Apple? E’ diverso! OSX non è venduto ad altri produttori, ma è installato solo ed esclusivamente su hardware di Apple, quindi non ha interesse a farlo andar male, non avrebbe senso dare la colpa a se stessi. Ma costa? si, ma il business di Apple non è venderti il sistema operativo o il pacchetto Office per scrivere 2 lettere, ma sono i servizi (spazio, musica, video, etc.), la vendita di hardware compatibile solo con i suoi prodotti quindi un ecosistema chiuso che si auto-alimenta e diventa sostenibile senza necessità di produttori di hardware di computer ma solo di componenti interni o perifiche. Il business di Apple è costringerti a restare nel suo ecosistema.

E Linux? Fa storia a se! è vero che Mac e Linux sono stretti cugini (entrambi sono *nix), ma è la destinazione del sistema che è diversa! windows e mac sono sviluppati per l’utente finale che ha esigenze diverse dall’utente finale di Linux. Linux è sviluppato sostansialmente per funzionare bene, sempre, 24/24, sul maggior numero di dispositivi possibili! Le aziende che basano il proprio business-model su sistemi e software #opensource non vendono sistemi operativi desktop per utenti finale; vendono consulenza, servizi, personalizzazione di software, appliance ed ultimamente moltissimi SaaS e CloudServices. Cioè abbonamenti per l’uso di software come servizio on-demand (SaaS= Software as a Service) e Sistemi Cloud (VPS, Server privati, VPN, Storage etc..) su quel costruire le infrastrutture business.
Amazon e Google sono i principali attori in tal senso in quanto realizzano utili enormi sui servizi pubblicitari e con i servizi cloud di ogni genere, venduti “pronti” all’uso, alle grandi imprese che devono costruire i propri servizi interno o a terzi; la maggior parte dei loro servizi cloud sono basati su software open source, ma loro vendono spazio ed integrazioni, consulenza e servizi out-of-the-box (pronti all’uso).
Faccio esempi per far capire: 
la software house che produce Super Mario Cart (la UBI Soft nello specifico) necessita di sviluppare un App che deve essere costruita, distribuita e deve far dialogare gli utenti. Ecco, è Amazon che mette a disposizione una infrastruttura pronta per il Gaming, e Ubi deve solo preoccuparsi di sviluppare il gioco. Ma dovrà pagare Apple e Google per distribuirlo sugli store e Amazon per gli spazi dei dati e l’infrastruttura server.
Se un a grande aziende deve condividere testi su sedi remote, può usare i servizi di Google Drive o icloud.
Se vuole spazio di storage per database, blockchain, o spazio dati o backup, può attingere ai servizi, pronti, di Amazon, Google o Microsoft Azure.
Se una casa discografica vuol raggiungere milioni di potenziali clienti per un disco userà le piattaforme di streaming di Apple Music, Google Play Music, Amazon Music pagando i loro servizi e la loro pubblicità.
Tutti i loro prodotti sono sviluppati su piattaforme opensource basate su Linux, perchè devono essere solide, stabili e libere da licenze! a quelle ci constringono solo l’utente finale!

Approfondiremo ogni aspetto in prossimi articoli ma sappiate che questo testo è:
creato in cloud su Google Drive
in parte scritto con Google Document
in parte dettato dal cellulare
terminato su PC Linux con Libreoffice
pubblicato in html sul sito fatto con CMS opensource
rilasciato sotto licenza libera CreativeCommons ...puoi condividerlo, prenderlo senza pagare ma citando la fonte originaria

Alla prossima… e prima di buttare il tuo Pc ricorda… puoi sempre farlo durare il doppio del tempo, essere più sicuro ed ecologico generando meno rifiuti come: imparando a conoscerlo e conoscere le tue esigenze.

 

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